
A partire da marzo 2025, l’Unione Europea ha introdotto nuovi ecobonus per incentivare l’acquisto di auto elettriche, con l’obiettivo di rendere la mobilità sostenibile più accessibile. Questi incentivi mirano a ridurre il prezzo delle vetture elettriche, rendendole competitive con i modelli a combustione interna. In Italia, si prevede che il costo di alcune auto elettriche possa scendere sotto la soglia dei 25.000 euro, grazie anche a ulteriori benefici fiscali come l’esenzione dal bollo auto per i primi cinque anni.
Ecco una selezione di auto elettriche che dovrebbero rientrare nei nuovi incentivi:
Scegliere un’auto elettrica nel 2025 significa accedere a una serie di vantaggi concreti:
Le auto elettriche hanno meno parti meccaniche soggette a usura, niente cambio, niente frizione, niente olio motore. Questo si traduce in minori costi di manutenzione nel tempo.
Le colonnine pubbliche sono in costante crescita e molte Regioni italiane offrono incentivi per la ricarica domestica. Esistono anche app per localizzare facilmente i punti di ricarica, come Enel X Way, Be Charge, Nextcharge.
In molte città italiane, le auto elettriche possono circolare nelle ZTL e parcheggiare gratuitamente o con tariffe agevolate sulle strisce blu. Inoltre, sono esentate dal pagamento del bollo in quasi tutte le Regioni per i primi 5 anni.
Un pieno elettrico può costare 5 volte meno di un pieno tradizionale. Con una wallbox domestica o tariffe notturne, i risparmi diventano ancora più significativi.
Nel panorama delle auto elettriche economiche, soprattutto sotto i 25.000 euro, le auto cinesi stanno guadagnando terreno a ritmo serrato. Tuttavia, a limitare la loro diffusione in Europa ci sono i cosiddetti dazi doganali, ovvero imposte applicate sui veicoli importati da Paesi extra-UE.
I dazi servono principalmente a proteggere l’industria automobilistica europea dalla concorrenza, soprattutto quando si ritiene che le auto straniere – in questo caso cinesi – siano sovvenzionate dallo Stato e quindi possano essere vendute a prezzi molto bassi, difficilmente sostenibili per i marchi europei.
Ad esempio, un’auto elettrica cinese che oggi troviamo in Europa a 25.000 euro potrebbe costarne circa 20.000 o meno senza dazi. Questo cambia completamente il gioco in termini di convenienza e valore percepito.
Se si rimuovessero i dazi, alcune citycar e compatte elettriche prodotte in Cina diventerebbero imbattibili per qualità/prezzo. Parliamo di vetture con:
Modelli come BYD Dolphin, MG4 o Leapmotor T03 (quest’ultima venduta anche sotto il marchio Stellantis) mostrano quanto il mercato cinese sia ormai maturo, efficiente e competitivo. In molti casi, queste auto offrono caratteristiche paragonabili – o superiori – a quelle di modelli ben più costosi prodotti in Europa o in Corea.
Il dibattito sui dazi è destinato a crescere. Da un lato, è comprensibile voler proteggere i produttori europei. Dall’altro, il consumatore finale potrebbe trarre enormi benefici da una maggiore apertura del mercato, soprattutto in un momento storico in cui le auto elettriche economiche sono richieste più che mai.
Amministratore di RuoteMagiche.it ed editore di questo blog in qualità di appassionato di automobili.